Aisla Firenze: una serata in ricordo di due poeti con Sla, Emiliano Scorzoni e Don Giorgio Mazzanti

Il 21 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, si è svolta allo Zeffirelli’s Tea Room Bar & Restaurant la serata benefica “Con la voce degli occhi” per Aisla Firenze in ricordo di due Poeti con la Sla: Emiliano Scorzoni e Don Giorgio Mazzanti.

Firenze, 24 marzo 2023 – Serata bellissima in ricordo di due Poeti con Sla, una serata ricca di emozioni e sentimenti profondi, condivisi dai tanti ospiti che hanno partecipato, alcuni venendo da varie parti della Toscana da Aulla in Lunigiana, da Pisa, da Siena. Tra questi Docenti Universitari, la Prof.ssa Stefania Pacchi e il Prof. Abriani, il Direttore UFC Coordinamento Aziendale Cure Palliative Dr. Andrea Messeri e poi gli Scrittori Arthur Alexanian, Stefano Regolo, i Pittori Armando Xhomo e Eleandro Pizzi che ha letto due sue poesie dedicate alla figlia morta di SLA, gli Psicologi  Dr. Ramon Pernìa Morales Psicologo di AISLA Firenze per oltre 10 anni e la Dr.ssa Valentina Settimelli, l’Avv. Pietro Pane, Consulente legale di AISLA Firenze, il Coordinatore Area sanitaria della Misericordia di Campi Bisenzio Dr. Marco Guarducci, la Presidente dell’Associazione culturale “La Nottola di Minerva” Stefania Costa, oltre a Insegnanti, Ingegneri, Imprenditori e tanti Amici dell’Associazione e della Poetessa Denata Ndreca.

Ospite d’onore Marina Pratici, scrittrice, poeta, critico letterario di fama internazionale che ha impreziosito la serata con le sue parole di speranza e di forza, fuori da qualunque retorica: “Nessun è contento di essere malato ma ognuno può scegliere come vivere la malattia, lasciandosi sopraffare da essa oppure sfruttandola per rendere la vita comunque straordinaria. Anche grazie alla Poesia, anche scrivendo Poesia, balsamo potente della sofferenza fisica e psicologica, come hanno fatto Don Giorgio ed Emiliano”. “Ricordo sempre la sua stanza nella torre, ormai provato dalla malattia ma sempre seduto e disponibile ad accogliere il viavai di persone che andavano a trovarlo e la luce dei suoi occhi con cui comunicava attraverso un puntatore oculare”. “Via Crucis che è diventata Via Lucis in Don Mazzanti, ricerca della felicità in Emiliano Scorzoni”. 

La Poetessa Denata Ndreca, nei suoi saluti iniziali ha ricordato il significato del titolo della serata “Con la voce degli occhi”, che spiega molto bene l’importanza degli occhi per il malato di Sla che ha perso anche la sua voce: “Essi diventano la sua voce, attraverso un puntatore oculare e non perdono mai la loro luce”.

Al termine dei saluti la Dr.ssa Pratici ha premiato AISLA Firenze nella persona della Presidente Barbara Gonella con una targa “Per il prezioso operato”. Gonella ha ringraziato commossa per il riconoscimento e ha ringraziato tutti gli ospiti per la loro presenza ricordando che “in questi tempi così difficili, in cui siamo quasi sopraffatti dalle continue notizie di violenza, di morte, di ingiustizie verso i più deboli, di fronte alle malattie e in particolare a una malattia come la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) AISLA Firenze ha scelto di essere portatrice sana di valori positivi, di speranza, di attenzione ai più fragili, anche attraverso serate come questa, attraverso la Bellezza, l’Arte e la Poesia, perché anche queste sono Cure e ne abbiamo tutti un gran bisogno”. 

Con la voce degli occhi 1

Durante la cena, ha aperto il momento del Reading il Dr. Giovanni Frucci che ha letto tre poesie scritte dalla moglie Stefania Ferrajolo durante la sua malattia che non ha piegato la sua Fede né il rapporto con il marito, anzi li ha rafforzati ancor di più e ha dato vita a dei versi bellissimi e pieni di amore per le sue figlie, il marito e la sua terra d’adozione la Toscana. Denata Ndreca ha poi letto alcune poesie struggenti e piene di amore per la vita e per la madre, di Fronzoni tratte dal libro “Il tempo dei miei giorni” e alcune liriche di Don Mazzanti  in cui la Fede e l’amore per la Madre, la Madonna, sono la sua forza per sconfiggere la malattia.

“La parola come cura. Quando il corpo ci tradisce – ha spiegato – non vuol dire che venga meno il cuore e la capacità di provare sentimenti. L’importanza della parola e il concetto che la Poesia rende gli uomini tutti uguali a prescindere dal ruolo che rivestono, accomuna questi due Poeti e unisce le loro pagine. Entrambi non hanno mai smesso di anelare all’Infinito”. “Tra Don Giorgio e Mario Luzi c’era un legame profondo, famosa la sua affermazione: La Poesia aggiunge vita alla vita”. 

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